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mercoledì 2 dicembre 2015

Caratteristiche delle diverse costituzioni fisiche e rispettiva suddivisione dei macronutrienti

Quando si elabora uno schema alimentare è importante ricordare che le qualità e le funzioni dei macronutrienti rimangono invariate a prescindere dall'attività fisica che l'individuo preso in considerazione svolge; l'unico accorgimento che non bisogna tralasciare riguarda le quantità: è fondamentale infatti adeguare le percentuali e le grammature dei vari nutrienti a seconda dell'attività che si svolge, in modo tale da evitare carenze. Risulta difficile stabilire un modello di "dieta equilibrata" identico per tutti in quanto ogni persona, in base alle proprie caratteristiche fisiche, culturali, biologiche e geografiche ha in sè determinati adattamenti a quello che è il suo obiettivo e a quelle che sono le proprie necessità nutritive. 
Di norma, tuttavia, si ritiene che nel bacino mediterraneo l'idea di alimentazione equilibrata sia caratterizzata da una suddivisione che prevede, sul totale calorico giornaliero, il 60% di carboidrati, il 20% di proteine e il 20% di grassi. Negli sportivi queste quantità possono variare a seconda del tipo di attività fisica svolta: chi svolge sport anaerobici prediligerà carboidrati e proteine mentre avrà un quota di grassi variabile, mentre chi pratica sport aerobici aumenterà grassi e carboidrati a discapito delle proteine. 
E' comunque importante ricordare che la manipolazione di uno o più nutrienti può causare variazioni metaboliche che possono andare dall'aumento del metabolismo stesso alla disidratazione, pertanto è sempre bene rivolgersi ad uno specialista prima di intraprendere un qualunque percorso alimentare particolare. 


Le diverse costituzioni corporee
Le diversità relative alla costituzione corporea sono state individuate per la prima volta da Galeno, un antico medico greco che proponeva la seguente divisione: 
  • temperamento linfatico: dalle forme rotonde e flaccide, con cute fredda e pallida;
  • temperamento sanguigno: dalle forme piene ma toniche, con cute rosa e calda; 
  • temperamento biliare: dalle forme magre, con cute calda e olivastra;
  • temperamento abiliare: dalle forme magre e arteniche, con cute fredda.
Inseguito De Giovanni mise in atto una suddivisione più grossolana, che distingueva le costituzioni corporee in: 
  • ectomorfi: individui dal metabolismo veloce e con difficoltà a perdere peso, adatti a diete ipercaloriche, ricche di carboidrati, normolipidiche e ipoproteiche;
  • mesomorfi: individui dal metabolismo ottimale ed equilibrato, adatti a diete equilibrate con la tipica suddivisione 60-20-20 tra carboidrati, proteine e grassi; 
  • endomorfi: individui dal metabolismo lento con tendenza ad aumentare di peso, adatti a diete iperproteiche, normolipidiche e con una ridotta presenza di carboidrati. 
Esiste poi una suddivisione generale che classifica gli individui dalle diverse caratteristiche corporee in: 
ipossidatori: dal metabolismo lento, spesso in sovrappeso, con cute secca e organismo disidratato e con temperatura corporea inferiore alla media;
iperossidatori: tonici e fisicamente attivi, con una percentuale di grasso molto ridotta e con temperatura corporea superiore alla media; 
ossidatori bilanciati: in equilibrio minerale e ormonale, rispondono allo stress in modo corretto senza spreco di energie. 

Per capire meglio il proprio gruppo di appartenenza vengono usate diverse formule, tra cui quella di Grant, che prevede una frazione il cui numeratore è costituito dalla statura in centimetri, mentre al denominatore si trova la circonferenza del polso (sempre espressa in centimetri); il risultato ottenuto va poi confrontato con la seguente tabella:





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